THE DREAM OF RED MANSION ( 楼梦 - Hóng lóu mèng )

di Cao Xue Qin ( 曹雪芹 ) e Gao He ( 高何 )

 

Il sogno della Camera rossa, il grande classico della letteratura cinese scritto nella metà del 8°secolo durante il regno di Qian Long della dinastia Qing, è stato ampiamente popolare nel corso di oltre due secoli.

Non è stato un caso che questo lavoro apparve durante il regno di Qian Long ( 1736-1795 ). Fu il prodotto delle contraddizioni e delle lotte di classe nate in quel periodo di feudalesimo.

 

La dinastia Qing fu l’ultima dinastia feudale in Cina. Sebbene fu un periodo di relativa tranquillità, la società feudale era in un periodo già di decadenza e si stavano acuendo gravi contraddizioni.

L’intero apparato di stato di questa dinastia stava decadendo dal precedente periodo Ming ( 1368-1644) ed il potere politico era totalmente nelle mani della classe ricca. In questo senso non era altro che la continuazione del potere dell’autocrazia Ming. All’inizio della dinastia Qing, l’economia sociale era gravemente disastrata da anni di guerra; ma a partire dall’inizio del diciottesimo secolo in avanti le misure prese dalla classe governante per restaurare la produzione aveva portato una certa riabilitazione e sviluppo. Dall’ultima decade del regno di Kangxi ( 1662-1722 ) l’agricoltura non solo si riabilitò ma anche divenne fiorente e migliorò ancora con l’avvento dell’imperatore Yong Zheng ( 1723-1735 ) e Qian Long crebbe non solo l’agricoltura ma anche l’escavazione di miniere, l’industria tessile, la ceramica, la stampa ed altri campi. L’industria tessile per esempio superò quella del 16° secolo. Durante questo periodo si svilupparono anche il commercio interno ed estero e si ebbe un inizio di capitalismo basato sulla manifattura di oggetti, superando le restrizioni imposte all’inizio della dinastia.

Le ere di Kangxi, Yong Zhen e Qian Long furono chiamate dagli storici come “ l’ età dell’oro “, ma lo sviluppo dell’economia fallì nei confronti della classe lavoratrice. I regnanti Qing tolsero indicibili ricchezze alla classe lavoratrice per disperderle in lussi della classe ricca e mentre i nobili, i grandi proprietari terrieri, i ricchi mercanti e la nobiltà locale conducevano una vita dispendioso, i produttori di tale ricchezze vivevano in miseria. I contadini che avevano ottenuto terreni all’inizio della dinastia Qing, ne venivano ben presto privati dai nobili e divennero ben presto miserabili. L’oppressione politica e il graduale impoverimento dei contadini da parte della classe dirigente Qing aggravarono sempre di più le principali contraddizioni della società feudale con il risultato

che i contadini dovettero combattere fortemente per pagare le tasse e recuperare qualche pezzo di terreno da coltivare.

All’inizio della dinastia Qing, apparvero alcuni progressisti con rudimentali idee di democrazia, che rappresentavano un trend positivo. Questo si rivelò così influente che i regnanti si innervosirono e fecero ricorso a misure repressive. Dall’inizio della dinastia, durante i regni di Kangxi, Yong Zheng e Qian Long, le autorità effettuarono inquisizioni letterarie, perseguitando ed uccidendo intellettuali con idee progressive; nello stesso tempo,con il pretesto di compilare una Biblioteca Imperiale, ispezionarono e censurarono tutte le prime opere che si opponevano ai governi feudali, continuando nel sistema degli esami dei Ming in un tentativo di ingannare e istupidire il popolo. Nonostante tutte queste misure di cancellare le nuove idee, queste ottennero l’effetto opposto e cominciarono ad emergere le nuove idee democratiche.

In più, le contraddizioni e i problemi per la ridistribuzioni delle ricchezze e del potere tra la classe dirigente diventavano sempre più acute. Così il periodo di Qian Long segnò l’inizio del declino della dinastia Qing. Il feudalesimo lacerato dalla crisi era ormai al suo ultimo passo. L’intera costruzione del feudalesimo cinese si stava avviando verso il collasso finale.

Questo fu il periodo nel quale Cao Xue Qin visse.

La famiglia di Cao Xue Qin era Han, ma successivamente diventarono alfieri dei Manchu. Uno dei suoi antenati arrivò al sud della grande Muraglia insieme con i regnanti Qing. Di conseguenza i suoio bisononni, nonni, padre e zio furono posti a capo degli affari amministrativi della casa imperiale per il settore tessile della prefettura di Chang Ning ( ora Nanchino con i sobborghi di Liuho, GaoChun, Qianpu ed altri ); e la sua bis-bisnonna allevò il futuro imperatore Kangxi. Successivamente, il nonno di Xue Qin fu insegnante negli studi dell’imperatore. Tutto questo mostra lo stretto rapporto tra la famiglia Cao e la casa imperiale Qing in generale e con l’imperatote Kangxi in particolare.

Verso la fine del regno di Kangxi e l’inizio di quello di Yong Zheng, comunque, una dura battaglia per la conquista del trono tra la classe dirigente, portò ad un conflitto tra i membri della casa imperiale. Durante il quinto anno del regno di Yong Zheng ( 1727 ) la famiglia Cao, favorita dal precedente imperatore, fu accusata del crimine di aver rubato fondi imperiali, i loro possedimenti confiscati ed essi caddero in disgrazia. Dopo di ciò, la famiglia si spostò al sud verso Pechino, più tardi Cao Xue Qin visse in un sobborgo della città. Divenne così ppovero che la sua famiglia spesso non avevano altro da mangiare che pochi cereali. Fu in questo periodo di povertà che cominciò a scrivere la sua novella. Poco dopo suo figlio morì e lui cadde in un profondo dolore. Impossibilitato ad avere medicine adatte, egli morì nel 28° anno di regno Qian Long ( 1763 ) senza aver finito la sua opera.

Le varie contraddizioni della morente società feudale e le disgrazie avute dalla sua famiglia dovute alle lotte di classe, aprirono gli occhi di Cao Xue Qin verso molti fenomeni sociali che lui descrisse molto chiaramente nel suo libro.

Il Sogno della Camera rossa è un libro che parla di lotte politiche ed una racconto della vita di quei tempi. Le pene cruenti che venivano inflitte agli scrittori “ sovversivi “ costrinsero l’autore ad esprimere il proprio pensiero in maniera velata e indiretta. Così all’inizio del libro scrisse che “ tentava di nascondere “ i veri fatti della sua vita scrivendo “ narrativa in linguaggio popolare “. In altre parole, non poteva presentare i fatti reali circa i disordini politici. Ma sebbene dicesse che il suo libro “ non riguardava affatto la vita dei suoi tempi “ e che, al contrario, “ il vero tema del libro era l’amore “, l’autore portava un deciso attacco ai mali ed alla realtà della politica del tempo. In superficie il libro parla essenzialmente dell’amore tra Pao Yu e Tai Yu, ma, in effetti, attraverso questa storia ed altri episodi del libro, l’ autore espone profondamente i mali del sistema feudale ed i crimini della classe dirigente. Descrive anche le sofferenze e la rivolta della classe lavoratrice, descrivendo ampiamente le contraddizioni sociali dell’ultimo periodo di feudalesimo così come le lotte politiche dei suoi tempi.

Il Capitolo Quattro ci mostra la linea principale del libro. In questo capitolo l’autore apre le tende che nascondevano la realtà della lotta politica. Il “ protettivo fascino ufficiale “ descritto in questo capitolo illustra la vita delle quattro famiglie importanti di Qingling ( l’attuale Nanchino), le ricche e potenti famiglie Jia, Xi, Wang e Xue.

Come il Presidente Mao ha puntualizzato : “ La classe feudale patriarcale di tiranni locali, di gente cattiva e proprietari fuorilegge, ha formato le basi di governi autocratici per miglilaia di anni “. Nella società feudale, le “ famiglie nobili “ erano i principali attori del dominio autocratico. L’imperatore era il vertice dei loro interessi mentre i vari gradi dei governi locali i loro strumenti per rinforzare il loro controllo. Le quattro grandi case degli Jia, Xi, Wang e Xue descritte in questo libro erano le tipiche basi politiche di questa società feudale. Queste famiglie erano il, collegamento tra la parte alta della corte e la parte sottostante degli ufficiali locali, creando una rete di controllo col potere dello stato al centro. Il dominio di queste quattro grandi famiglie incarna l’oscuro dominio della società feudale per l’insieme, così come il loro declino riflette l’inevitabile caduta dell’intero sistema feudale.

Questo libro racconta la selvaggia oppressione politica delle masse lavoratrici attuata da queste quattro famiglie. Al di fuori della famiglia Jia, queste usano i loro potenti collegamenti per influenzare gli ufficiali locali a perseguitare il popolo fino alla morte. Come la famiglia Jia stessa, tutti erano permeati dalla oscura e crudele oppressione feudale. Molti servitori erano semplicemente schiavi che venivano maltrattati sino alla morte. Queste magnifiche abitazioni descritte come “ luoghi dove fiorivano fiori di pesco e salici, lussuosi e pieni di piaceri “, non erano altro che mattatori.

Il libro descrive anche lo spietato sfruttamento delle masse lavoratrici fatto da queste famiglie di alti ufficiali, dai grandi proprietari, dai ricchi fornitori imperiali e dagli usurai. Questi costruirono le loro fortune rubando ed annettendosi le proprietà di altri, imponendo tasse esorbitanti ed alti interessi in connessione con i locali ufficiali, assetati dal sangue dei poveri. Le loro splendide abitazioni, brillanti di ricchezze e di lusso sfrenato erano tutte costruite sul sangue del popolo .

Il libro descrive anche il declino di queste famiglie, lacerate anche dalle lotte tra loro stesse e con la società. Al di fuori delle loro mura, la siccità, le inondazioni ed il crollo dei raccolti, spinsero i contadini a sequestrare terreni e ad ingaggiare rivolte armate; così il loro dominio cominciò a vacillare. Tra le loro mura, anche i loro schiavi cominciarono a ribellarsi, creando continuamente nuovi problemi. Anche la classe dirigente si stava dividendo in tanti piccoli gruppi e anche Pao Yu e Tai Yu rivelavano il violento martellare nella ortodossia feudale dalle nuove idee democratiche che riflettevano la crescita del potere capitalistico.

Tutto questo mostra la corruzione e la natura reazionaria di queste strutture nell’ultimo periodo della società feudale cinese.

I Capitolo Quattro non solo contiene il contenuto principale ma anche la composizione artistica. L’autore ha costruito il contenuto secondo quanto richiesto dal tema delle battaglie politiche. La prosperità ed il successivo declino delle quattro famiglie, specialmente della Jia, costituisce il filone principale della intera novella. Attorno ad essa si sviluppano tre contraddizioni strettamente collegate : quella tra le regole della classe feudale e dei dirigenti, quella tra l’ortodossia feudale ed i ribelli e quella tra le classi dirigenti stesse. Lo sviluppo completo di questi tre gruppi di contraddizioni attraverso la loro storia finisce con la completa bancarotta della famiglia Jia. Perciò tutta la complessa struttura artistica della novella viene proiettata nella forte opposizione poliltica delle masse.

Il libro non solo ha un profondo senso ideologica e una tendenza politica progressista, ma anche una forma artistica così brillante da affascinare e commuovere il lettore. Con il suo superbo senso artistico, l’autore presenta una visione straordinaria dei caratteri individuali dei protagonisti. Attraverso la descrizione dettagliata della loro vita giornaliera, l’autore ci illustra i personaggi attraverso le loro idiosincrasie, pensieri e sentimenti degli stessi. L’autore ci mostra anche la sua abilità nel descrivere i personaggi attraverso il loro dialoghi, distinguendoli per messo del loro modo di parlare e di ascoltare. Così Lu Xun osserva: “ L’uscita di questo libro segna un cambiamento nelle idee tradizionali e nei metodi dello scrivere.”

Il tema politico del libro rivela le lotte di classe contro le regole ed il sistema feudale, così come l’espressione artistica denota un cambiamento nel modo di scrivere tradizionale, andando verso il nuovo corso della letteratura cinese.

Il Presidente Mao disse : “ Studiare lo sviluppo di questa vecchia cultura, respingere le scorie feudali ed assimilare la nuova essenza di democrazia è una condizione necessaria per sviluppare la nosta nuova cultura nazionale ed incrementare la nostra auto-confidenza nazionale, ma non dobbiamo inghiottire tutto senza un senso critico. E’ indispensabile separare la bella antica cultura del popolo che ha un più o meno grande carattere democratico e rivoluzionario da tutta la decadenza della società feudale “. Questo è anche il modo con cui dobbiamo leggere questo libro che appartiene al patrimonio letterario della Cina. Il valore ideologico di questo lavoro si appoggia sul fatto che parla delle lotte politiche e che rappresenta la prosperità ed il declino delle quattro tipiche famiglie nobili basato sulla corruzione e sulla decadenza del dominio feudale, mentre dà un elogio alle rivolte degli schiavi nel Grand View Garden ( situato vicino a Shanghai ) e dai caratteri non ortodossi di Pao Yu e Tai Yu.

Riguardo gli effetti artistici della novella, essi attaccano inevitabilmente il sistema feudale da vari angoli, da qui la bontà della sua tendenza ideologica. Questo non significa, comunque, che il racconto non contenga scorie feudali e che l’ambiente dell’autore non sia permeato da idee feudali. Dopo tutto Cao Xue Qin nacque in una nobile famiglia in decadenza più di 200 anni fa, e questo libro fu scritto in un ambiente feudale. Le sue idee pessimistiche e fatalistiche, il suo vedere la vita come una tragedia e tutto quanto sulla terra come vanità, come anche il suo approccio feudale ad alcuni argomenti mostra chiaramente il marchio feudale della famiglia dell’autore.

Cao Xue Qin non finì il suo lavoro monumentale. Soltanto 80 capitoli furono scritti da lui con il commento di Qi Yan Xai. Egli scrisse gli ultimi capitoli che però sfortunatamente andarono persi. Gli ultimi 40 capitoli del presente libro furono scritti da Gao He, che visse dopo Cao Xue Qin e che portò avanti il suo piano di scrivere la storia d’amore tra éao Yu e Tai Yu finita poi in tragedia. E nel rispetto di ciò questi 40 capitoli hanno un alto valore artistico. Dopo il completamento del libro da parte di Gao He, questo lavoro, che originariamente era manoscritto e conosciuto con il titolo di “ The Tale of the Stone “ ( la Novella della Pietra ) , fu stampato nel 1791 come una novella completa in 120 capitoli e rinominata “ A Dream of the Red Mansion “ ( il Sogno della casa rossa o della Camera Rossa). La stampa di questo libro contribuì ad una espansione tra la gente ed aiutò a conservare la prima versione manoscritta degli 80 capitoli. Gao Hem, mentre completava il libro, corresse alcuni capitoli del testo originale e nei suoi successivi 40 capitoli andò contro alcuni principi di Cao Xue Qin, modificando le intenzioni originali di CaoXue Qin, questo dovuto alla sua mente più feudale ed al suo talento artistico inferiore.

Negli ultimi 200 anni vi sono state molte controversie infuocate riguardo il valore di questo libro.

Prima del movimento del 4 Maggio 1919, vi furono numerose critiche del libro che ora sono chiamate come “ Vecchi resti rossi “. Queste critiche possono divergere, ma tutte sono legate alle idee e dalle interpretazioni secondo gli interessi di chi le commenta e degli interessi di classe. Dopo il 4 Maggio 191 apparì un gruppo chiamato “ Nuovi resti rossi “ capitanati dallo scrittore reazionario Hu Shi. Le loro ricerche sulla novella ebbero una base politica reazionaria. Quel periodo vide il sorgere di movimenti di massa rivoluzionari contro l’imperialismo ed il feudalesimo in opposizione al diffondersi del marxismo in Cina. Lu Xun, grande scrittore, pensatore e rivoluzionario, combatté strenuamente contro questi Nuovi Resti Rossi.

Dopo la fondazione della Nuova Cina, le controversie circa questo libro presero una nuova forma secondo le nuove condizioni storiche. Nel 1954, un movimento di massa capeggiato dal Presidente Mao stesso per criticare le idee rivoluzionarie di Hu Shi, prese forma in tutto il Paese. Il Presidente Mao disse che era “ Il primo serio attacco in oltre 30 anni di pensiero errato del cosiddetto scrittore autorevole nel campo degli studi “ di questo libro. Questo attacco smascherò a fondo l’idealismo soggettivo della scuola di Hu Shi ed inferse un duro colpo alla borghesia.

Così la controversia su questo libro fu molto feroce ed acuta. Questo fu quello che successe nel passato e che potrebbe continuare in futuro.

Le numerose edizioni di questo libro possono essere in due gruppi principali: Quelle basate sul primo manoscritto della versione in 80 capitoli, e quelle basate sull’ultima edizione di 120 capitoli. La nostra edizione di 80 capitoli è stata tradotta dalla copia fotostatica pubblicata dalla Casa Editrice di Letteratura del Popolo, Pechino, nel settembre 1973 secondo un’edizione litografica stampata da Yu Cheng Press, Shanghai, nel 1911 Questa edizione della Yu Cheng proviene da una copia del manoscritto fatta da Qi Liao Sheng dell’era Qian Long, Gli ultimi 40 capitoli sono basati sulla edizione dei 120 capitoli stampata dalla stessa casa editrice di Pechino, nel 1919 da una stampa del 1792. Il manoscritto dei primi 80 capitoli manoscritti da Qi Lia Sheng è una delle prime edizioni esistenti. Nella nostra traduzione vi sono alcuni piccoli errori corretti poi secondo altre versioni. Il libro completo è costituito da tre volumi di 40 capitoli ciascuno.

 

 

Liang Shangbo e Zhu Yingtai - the butterfly lovers - ( accompagna con " butterflies lovers ")

La leggenda di Liang Shanbo e Zhu Yingtai è una storia della dinastia Jin orientale (265-420 dC).

Zhu Yingtai è l'unica femmina dei nove figli della ricca famiglia Zhu di Shangyu, Zhejiang. Anche se le donne sono tradizionalmente scoraggiate dal frequentare le scuole, Zhu riesce a convincere il padre a permetterle di frequentare le lezioni con un travestimento maschile e parte per la città. Durante il suo viaggio a Hangzhou, incontra Liang Shanbo, uno studente proveniente da Kuaiji (attuale Shaoxing). Chiacchierano e provano una forte affinità l'uno per l'altro già dal loro primo incontro. Quindi, si riuniscono, raccolgono incenso che offrono agli dei come giuramento di fraternità.

Studiano insieme per i successivi tre anni a scuola e Zhu, un po' per volta, si innamora di Liang. Sebbene Liang e Zhu siano sempre insieme per i loro studi, Liang è ancora un ingenuo topo di biblioteca e non riesce a notare le caratteristiche femminili che piano piano emergono dal suo compagno di classe.

Un giorno, Zhu riceve una lettera da suo padre, che le chiede di tornare a casa il più presto possibile. Zhu non ha altra scelta che mettere in valigia immediatamente i suoi effetti personali e dire addio a Liang. Tuttavia il suo amore per Liang si è profondamente radicato nel suo cuore ed è determinata a stare con lui per tutta l'eternità. Prima della sua partenza, lei rivela la sua vera identità alla moglie del preside della scuola e le chiede di dare un ciondolo di giada a Liang come regalo di fidanzamento.

Liang accompagna il suo "fratello giurato" per 18 chilometri per vedere dove abita. Durante il viaggio, Zhu cerca di far capire a Liang che lei è in realtà una donna. Ad esempio, si confronta con una coppia di anatre mandarine (simbolo di amanti nella cultura cinese), ma Liang non capisce e non ha nemmeno il minimo sospetto che il suo compagno sia una donna sotto spoglie maschili . Zhu alla fine pensa ad uno stratagemma e dice a Liang che agirà come sensale per lui e la sua "sorella". Prima di separarsi, Zhu ricorda a Liang a visitare la sua residenza in seguito, così da poter proporre di sposarlo alla "sorella".

Mesi dopo, quando Liang visita Zhu, scopre finalmente che lei è in realtà una donna. Essi sono molto innamorati uno dell'altra e fanno voto di stare uniti "finché morte non ci separi". La gioia della loro riunione è però di breve durata, perchè i genitori di Zhu hanno già organizzato per lei il matrimonio con Ma Wencai, figlio di una famiglia ricca. Liang ha il cuore spezzato quando sente la notizia e la sua salute si deteriora progressivamente fino a diventare in condizioni critiche. Muore successivamente quando è in carica come magistrato della contea.

Il giorno del matrimonio di Ma e Zhu, passando davanti al luogo della tomba di Liang, forti venti impediscono l'avanzata del corteo nuziale che accompagna la sposa . Zhu lascia il corteo per porgere i suoi rispetti alla tomba di Liang. Zhu cade in una profonda disperazione e implora la tomba di aprirsi. Improvvisamente, la tomba si apre con un tuono. Senza ulteriori esitazioni, Zhu si getta nella tomba per unirsi Liang. I loro spiriti si trasformano in un paio di farfalle che escono dalla tomba e volano via insieme senza mai più separarsi.

The legend of Liang Shanbo and Zhu Yingtai is set in the Eastern Jin dynasty (265-420 CE).

Zhu Yingtai is the ninth child and only daughter of the wealthy Zhu family of ShangyuZhejiang. Although women are traditionally discouraged from taking up scholarly pursuits, Zhu manages to convince her father to allow her to attend classes in disguise as a man. During her journey to Hangzhou, she meets Liang Shanbo, a scholar from Kuaiji (present-dayShaoxing). They chat and feel a strong affinity for each other at their first meeting. Hence, they gather some soil as incense and take an oath of fraternity in the pavilion of a thatched bridge.

They study together for the next three years in school and Zhu gradually falls in love with Liang. Although Liang equals Zhu in their studies, he is still a bookworm and fails to notice the feminine characteristics exhibited by his classmate.

One day, Zhu receives a letter from her father, asking her to return home as soon as possible. Zhu has no choice but to pack her belongings immediately and bid Liang farewell. However, in her heart, she has already confessed her love for Liang and is determined to be with him for all eternity. Before her departure, she reveals her true identity to the headmaster's wife and asks her to pass a jade pendant to Liang as a betrothal gift.

Liang accompanies his "sworn brother" for 18 miles to see her off. During the journey, Zhu hints to Liang that she is actually a woman. For example, she compares them to a pair of mandarin ducks (a symbol of lovers in Chinese culture), but Liang does not catch her hints and does not even have the slightest suspicion that his companion is a woman in disguise. Zhu finally comes up with an idea and tells Liang that she will act as a matchmaker for him and his "sister". Before they part, Zhu reminds Liang to visit her residence later so he can propose to marry her "sister." Liang and Zhu reluctantly part ways at the Changting pavilion.

Months later, when Liang visits Zhu, he discovers that she is actually a woman. They are devoted to and passionate about each other and they make a vow to the effect of "till death do us part". The joy of their reunion is short-lived as Zhu's parents have already arranged for her to marry Ma Wencai, a man from a rich family. Liang is heartbroken when he hears the news and his health gradually deteriorates until he becomes critically ill. He dies in office later as a county magistrate.

 

On the day of Ma and Zhu's marriage, strong winds prevent the wedding procession from escorting the bride beyond Liang's grave, which lies along the journey. Zhu leaves the procession to pay her respects at Liang's grave. She descends in bitter despair and begs for the grave to open up. Suddenly, the grave opens with a clap of thunder. Without further hesitation, Zhu throws herself into the grave to join Liang. Their spirits turn into a pair of butterflies, emerge from the grave, fly away together and are never to be separated again.

Lo spirito volpe

 

La cultura cinese è ricchissima e vanta di una storia molto antica. Un primo passo per conoscere meglio questo mondo è quello di addentrarsi nella narrativa e scoprire le trattazioni letterarie.

Il tema di questo articolo tratta della figura degli spiriti volpe, di cui si può trovare traccia anche ai giorni nostri, ma che trae le sue origini in un passato molto lontano.

Che cos’è uno spirito volpe

Le volpi (, hú) sono solitamente animali dotati di poteri magici, che gli consentono di trasformarsi assumendo diverse forme.

Almeno nelle prime opere pervenute, la volpe è presentata non solo come una figura astuta, nozione peraltro comune anche in occidente, ma anche come presagio di rovina e sfortuna, temuta quindi dagli uomini (Krappe Alexander 1944, “Far Eastern Fox Lore”, California Folklore Quarterly, Vol. 3, No. 2, Apr., pp. 124-147).

Attraverso la descrizione della volpe a nove code, è possibile capire meglio chi sono le volpi.

Le code di questo animale fantastico crescono in base ad un rituale che la volpe deve apprestarsi a compiere: ogni cento anni di vita deve mangiare dieci cuori umani per poter avere una nuova coda.

Solo dopo che le nove code saranno cresciute sul suo corpo, allora potrà prendere sembianze umane (conferenza di Guida Donatella, Seminario interdisciplinare: il mostruoso, l’osceno, il terrifico nella dimensione del sacro, Università degli Studi di Napoli L’Orientale, 20/04/2011).

La categoria che ricopre il maggior numero di trasformazioni, è quella che vede le volpi raffigurate con sembianze femminili, coinvolte in esperienze emotive ed erotiche con uomini: esse sono sempre bellissime donne viziose, paragonabili alla femme fatale occidentale, alle prese con uomini che si innamorano della loro apparente perfezione.

La ragione per la quale le volpi si avvicinano in senso carnale a persone del sesso opposto, è quella di catturare energie vitali dal partner, per accrescere il proprio potere, e accedere così ad un livello di vita più elevato.

Ed è grazie al trasferimento dello spirito vitale nel loro corpo, che questo può succedere. In particolare durante il periodo Ming (1368-1644), le storie riguardanti gli spiriti volpe iniziano ad assumere queste connotazioni di seduzione e vampirismo (Guida, 2011).

I racconti riguardanti queste creature, terminano molto spesso con un indebolimento fisico dell’amante che lo spirito ha scelto, o peggio ancora della sua morte.

La ragione della ricerca di un compagno del sesso opposto è legata ad un’antica tradizione: Le volpi sono creature dell’oscurità,e appartengono al principio dello yin e devono unirsi quindi a creature di principio opposto, yang, per potersi rafforzare.

Rapporto tra spiriti volpe e percezione della figura della donna

La figura della volpe è legata al modo nel quale la tradizione antica cinese rappresentava l’uomo e la donna.

Dell’uomo si diceva che avesse una quantità limitata di forza vitale, mentre le donne erano divise in due categorie nettamente distinte tra di loro: da una parte c’erano le madri e le mogli fonte di virtù, mentre dall’altra le perfide tentatrici immorali.

Gli spiriti volpe facevano parte, almeno inizialmente, di questa seconda categoria: impossessarsi dell’energia vitale degli uomini per rafforzarsi, rifletteva l’angoscia degli uomini della perdita della loro virilità (Idema Wilt, Haft Lloyd (2000), Letteratura cinese, Venezia, Libreria Editrice Cafoscarina).

Tipologie ed eccezioni

Se le volpi sono solitamente donne perfide, ci sono alcune eccezioni interessanti.

Spiriti femminili e maschili

Contrariamente al pensiero più diffuso riguardo agli spiriti volpe, non è vero che nelle opere letterarie sono rappresentati soltanto esseri di sesso femminile.

Il principio dello yin è effettivamente legato alla sfera del femminile, ma il termine femminile non è necessariamente riferibile soltanto a ciò che è femmina.

Le volpi maschio ricoprono ruoli diversi all’interno delle storie. Spesso è un uomo seducente che perseguita le fanciulle, e la sorte che gli spetta è solitamente la morte per mano di qualcuno che ha relazioni amichevoli o intime con il personaggio sedotto.

La volpe maschio può non soltanto sedurre una fanciulla, ma anche persone del proprio stesso sesso, dando vita a racconti incentrati sull’omosessualità.

Tuttavia le relazioni che queste volpi possono intrattenere con altri esseri umani, non sono necessariamente fisiche. Alcuni sono anche i casi nei quali queste intrattengano rapporti di amicizia con altri uomini.

In queste narrazioni le creature fantastiche cercano di aiutare il prossimo. Di solito questo avviene tramite doni economici, previsioni riguardo al futuro, oppure grazie alle conoscenze farmaceutiche di cui sono in possesso.

Gli spiriti volpe femminili hanno ruoli molto simili a quelli maschili. Abbondano infatti storie di volpi sia femminili sia maschili che aiutano gli esseri umani sia in ambito economico, che sanitario, ed in altri ambiti della vita sociale.

Il fatto che seducenti giovanotti entrino in scena nel ruolo che molto spesso è riservato alle donne, è forse indice di una volontà di riposizionamento sociale dell’uomo, nei confronti delle donne.

Spiriti buoni e cattivi

Una rivisitazione cominciata già in epoca Tang, fa sì che le storie su questi animali vengano suddivise in categorie ben distinte: in alcuni racconti sono ancora raffigurate volpi egoiste e cattive, mentre in altri queste sono altruiste e buone nei confronti degli esseri umani a cui si affezionano.

Anche la vendetta è un tema ricorrente associato alle volpi, che mette però l’azione cattiva manifestata dall’animale in relazione ad un torto subìto, e quindi da contestualizzare in un margine più ampio, dove capita che gli uomini risultino capaci di cattiveria maggiore di quella della volpe.

C’è quindi una sorta di giustificazione alla cattiveria di questi animali, facendola in realtà derivare da quella umana: volpi e uomini condividono la stessa natura.

L’apparizione della figura in opere letterarie

Ciò che sappiamo sugli spiriti volpe, è stato tramandato nei secoli attraverso le opere letterarie.

 

Breve cronologia

La prima volta che la volpe viene menzionata in un’opera di letteratura cinese è durante la dinastia Zhou, nel 1100 a.C. in una delle odi dello Shijing (Il Classico della poesia), dove la volpe è presentata come presagio di sfortuna.

Il pilastro per la trattazione delle creature fantastiche è “Il libro dei monti e dei mari”, databile intorno al IV secolo a.C., e nel quale la volpe fa nuovamente la sua apparizione sotto diversi aspetti, tra cui quello della volpe a nove code.

Intorno al 100 d.C. si ritrova la loro presenza nel dizionario di repertorio “Shuowen Jiezi”, realizzato da Xu Shen. Qui sono rappresentate come le creature che vengono cavalcate dai fantasmi, e vengono loro attribuite alcune proprietà farmaceutiche.

Infine, è nello “Soushen Ji” del IV secolo, che abbiamo testimonianza di volpi che si servono dei corpi di cadaveri oppure dei teschi, per trasformarsi in uomini e donne.

In particolare durante il periodo Ming (dal 1368 al 1644), le storie riguardanti gli spiriti volpe iniziano a rappresentare donne mosse da desideri fisici atti a rafforzare loro stesse.

Già nel primo periodo dell’epoca Tang si cerca il consenso degli spiriti attraverso offerte di cibo e bevande. Ma è soprattutto nell’XI secolo che la volpe acquisisce sempre maggior prestigio, e diviene meritevole di un vero e proprio culto: considerata un animale divino, in epoca Song (960-1279) si ha addirittura la testimonianza di templi votivi eretti in onore del re delle volpi (Guida, 2011).

 

Storie di volpi

Per entrare nel vivo dell’argomento, bisogna conoscere le storie su queste volpi. Nella selezione proposta di seguito, vengono brevemente riassunte tre storie che trattano la prima di uno spirito donna buono, la seconda di uno spirito donna cattivo, mentre la terza di uno spirito uomo buono.

Storia della Signora Ren di Shen Jiji

Storia della signora Ren (任氏傳, Rènshì Zhuàn) (a cura di Masi Edoarda – 1994, Chuanqi – Storie fantastiche Tang, Parma, Luni Editore) è un chuanqi, ovvero racconti in lingua classica legati a faccende soprannaturali o miracolose sviluppatisi in epoca Tang, che racconta la storia di Ren, una volpe generosa e fedele.

Un giorno un tale Zheng incontrò una donna, Ren, la cui incomparabile bellezza lo ammaliò e, vinta la timidezza, decise di accompagnare la donna a casa, per poi avere con lei intimi rapporti.

Dopo essersi allontanato dal palazzo, si informò presso un fornaio su chi abitasse in quell’edificio, ma ottenne per risposta che lì non vi abitava nessuno, trattandosi soltanto di un vecchio palazzo in rovina, e che se lui aveva conosciuto qualcuno che vi abitava, allora doveva aver incontrato la volpe che stregava gli uomini, invitandoli in un lussuoso palazzo che in realtà non esisteva.

Zheng, pazzo d’amore, non era interessato al fatto che la sua compagna fosse una volpe, così decise di cercarla per condividere con lei la sua vita.

Anche il cognato dell’uomo, tale Yin, non potè rimanere indifferente davanti alla bellezza della donna, così cercò di possederla con la forza, finchè lei non lo portò a ragionare, inducendolo così a cambiare idea.

La donna-volpe intesseva ottimi rapporti con entrambi gli uomini: aiutava Zheng ad uscire dallo stato di miseria nel quale si trovava, ed aiutava Yin a cercare una donna adatta per lui.

La svolta nella storia si ha quando i due decidono di convincere Ren a partire, nonostante una indovina le avesse detto che viaggiare verso ovest durante l’anno sarebbe stata la sua rovina.

Durante il viaggio un gruppo di cani in esercizio per la caccia, urtò il cavallo sul quale si trovava la giovane, facendola cadere. Questa assunse le sue reali sembianze, venendo così sbranata dai cani.

L’intenzione dell’autore pare quella di rappresentare la sfera nella quale uomo e natura, mondo animale e soprannaturale, si mescolano.

 

A fine della novella capita che moglie e marito si incontrino nuovamente.

 

The fox spirit

 

Chinese culture is very rich and boasts a very ancient history. A first step to get to know this world better is to go into fiction and discover literary treatises.

The theme of this article deals with the figure of the fox spirits, which can also be found in the present day, but which has its origins in a very distant past.

 

What is a fox spirit

Foxes (狐, hú) are usually animals with magical powers, which allow them to transform themselves by taking on different forms.

At least in the first works received, the fox is presented not only as a cunning figure, a notion also common in the West, but also as an omen of ruin and bad luck, feared therefore by men (Krappe Alexander 1944, "Far Eastern Fox Lore", California Folklore Quarterly, Vol. 3, No. 2, Apr., pp. 124-147).

Through the description of the nine-tailed fox, it is possible to better understand who the foxes are.

The tails of this fantastic animal grow according to a ritual that the fox must prepare to perform: every hundred years of life it must eat ten human hearts in order to have a new tail.

Only after the nine tails have grown on his body will he be able to take on human form (guide conference Donatella, Interdisciplinary Seminar: the monstrous, the obscene, the terrifying in the dimension of the sacred, University of Naples L'Orientale, 20 / 04/2011).

The category that covers the largest number of transformations is that which sees foxes depicted with female features, involved in emotional and erotic experiences with men: they are always beautiful vicious women, comparable to the western femme fatale, struggling with men who fall in love of their apparent perfection.

The reason why foxes approach people of the opposite sex in a carnal sense is to capture vital energies from their partner, to increase their power, and thus access a higher standard of living.

And it is thanks to the transfer of the vital spirit into their body that this can happen. Particularly during the Ming period (1368-1644), stories about fox spirits begin to take on these connotations of seduction and vampirism (Guida, 2011).

The tales about these creatures often end with a physical weakening of the lover that the spirit has chosen, or even worse than his death.

The reason for the search for a partner of the opposite sex is linked to an ancient tradition: Foxes are creatures of darkness, and belong to the principle of yin and must therefore join creatures of the opposite principle, yang, in order to strengthen themselves.

Relationship between fox spirits and perception of the woman's figure

The figure of the fox is linked to the way in which the ancient Chinese tradition represented man and woman.

Man was said to have a limited amount of life force, while women were divided into two distinctly distinct categories: on one side there were mothers and wives source of virtue, while on the other the perfidious temptresses immoral.

Fox spirits were part, at least initially, of this second category: taking possession of the vital energy of men to strengthen themselves, reflected the anguish of men of the loss of their virility (Idema Wilt, Haft Lloyd (2000), Chinese literature, Venice, Libreria Editrice Cafoscarina).

Types and exceptions

If foxes are usually perfidious women, there are some interesting exceptions.

Female and male spirits

Contrary to popular thinking about fox spirits, it is not true that only female beings are represented in literary works.

The principle of yin is actually linked to the sphere of the feminine, but the term feminine is not necessarily referable only to what is feminine.

Male foxes play different roles within the stories. Often he is a seductive man who persecutes girls, and his fate is usually death at the hands of someone who has friendly or intimate relationships with the seduced character.

The male fox can not only seduce a girl, but also people of the same sex, giving life to stories focused on homosexuality.

However the relationships that these foxes can have with other humans are not necessarily physical. There are also some cases in which these entertain friendship with other men.

In these narratives the fantastic creatures try to help others. Usually this happens through economic gifts, forecasts for the future, or thanks to the pharmaceutical knowledge they possess.

 

Female fox spirits have roles very similar to male ones. In fact, stories of foxes both female and male that help human beings both in the economic, health and other areas of social life abound. the fact that seductive young men enter the scene in the role that is very often reserved for women, is perhaps an indication of a desire for social repositioning of men, towards women.

Good and bad spirits

A reinterpretation that began already in the Tang era means that the stories about these animals are divided into distinct categories: in some stories, selfish and evil foxes are still depicted, while in others these are altruistic and good towards the human beings to whom fond.

Even revenge is a recurring theme associated with foxes, which however puts the bad action manifested by the animal in relation to a wrong suffered, and therefore to be contextualized in a wider margin, where it happens that men are capable of greater evil than that of the fox.

There is therefore a sort of justification for the evil of these animals, actually making it derive from the human one: foxes and men share the same nature.

The appearance of the figure in literary works

What we know about fox spirits has been passed down through the centuries through literary works.

Short history

The first time that the fox is mentioned in a work of Chinese literature is during the Zhou dynasty, in 1100 BC. in one of the odes of the Shijing (the classic of poetry), where the fox is presented as an omen of bad luck.

The pillar for the discussion of fantastic creatures is "The book of the mountains and the seas", dating from around the fourth century BC, and in which the fox makes its appearance again in various aspects, including that of the nine-tailed fox.

Around 100 A.D. their presence can be found in the "Shuowen Jiezi" repertoire dictionary, created by Xu Shen. Here they are represented as creatures that are ridden by ghosts, and are attributed to them some pharmaceutical properties.

Finally, it is in the "Soushen Ji" of the fourth century, that we have evidence of foxes who use corpses or skulls to transform themselves into men and women.

In particular during the Ming period (from 1368 to 1644), the stories about fox spirits begin to represent women moved by physical desires able to strengthen themselves.

Already in the early period of the Tang era, the consensus of the spirits was sought through offers of food and drinks. But it is especially in the 11th century that the fox acquires ever greater prestige, and becomes worthy of a real cult: considered a divine animal, in the Song era (960-1279) there is even the testimony of votive temples erected in honor of the king of the foxes (Guida, 2011).

Stories of foxes

To get to the heart of the topic, you need to know the stories about these foxes. In the selection proposed below, three stories are briefly summarized which deal with the first of a good woman spirit, the second of a bad woman spirit, while the third of a good man spirit.

History of Ms. Ren by Shen Jiji

History of Ms. Ren Tang, who tells the story of Ren, a generous and faithful fox.

One day a certain Zheng met a woman, Ren, whose incomparable beauty enchanted him and, overcome by shyness, decided to accompany the woman home, and then to have intimate relationships with her.

After leaving the palace, he inquired of a baker about who lived in that building, but he got in response that no one lived there, it was just an old ruined palace, and that if he had known someone who lived there, then he must have met the fox that bewitched men, inviting them to a luxurious palace that did not really exist.

Zheng, madly in love, was not interested in the fact that his partner was a fox, so he decided to look for her to share his life with her.

Even the man's brother-in-law, such Yin, could not remain indifferent to the beauty of the woman, so he tried to possess her by force, until she led him to reason, thus causing him to change his mind.

The fox-woman had excellent relationships with both men: she helped Zheng to get out of the state of misery in which she was, and helped Yin to find a suitable woman for him.

The turning point in history is when the two decide to convince Ren to leave, despite a fortune teller told her that traveling west during the year would have been her undoing.

During the journey, a group of dogs practicing for hunting hit the horse on which the young woman stood, causing her to fall. This took on its real appearance, thus being torn to pieces by the dogs.

The intention of the author seems to be to represent the sphere in which man and nature, animal and supernatural world, are mixed.

At the end of the story it happens that wife and husband meet again.